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Gallori Beatrice

Gallori Beatrice

Beatrice Gallori nasce a Montevarchi nel 1978. Si diploma nel 1996 presso il Liceo Classico Cicognini di Prato. Nel 2001 concretizza la sua passione per la moda ed il design frequentando l’Istituto Polimoda di Firenze specializzandosi in Fashion Design e Maglieria. Con lo studio della moda nasce anche la voglia di sperimentare la pittura: le sue prime creazioni si contraddistinguono per la sua innata capacità di usare la materia dando alle tele spessore e vita attraverso istinto e getti emozionali per mezzo di vari materiali di recupero (corde, scatole di cartone, fili). Dal 2008,...

Beatrice Gallori nasce a Montevarchi nel 1978. Si diploma nel 1996 presso il Liceo Classico Cicognini di Prato. Nel 2001 concretizza la sua passione per la moda ed il design frequentando l’Istituto Polimoda di Firenze specializzandosi in Fashion Design e Maglieria. Con lo studio della moda nasce anche la voglia di sperimentare la pittura: le sue prime creazioni si contraddistinguono per la sua innata capacità di usare la materia dando alle tele spessore e vita attraverso istinto e getti emozionali per mezzo di vari materiali di recupero (corde, scatole di cartone, fili). Dal 2008, espone in collettive in spazi pubblici e privati. Nel 2009, partecipa ad “Arte in Vetrina-Prato, giovani talenti emergenti” curata da Giovanni Faccenda. Nel 2010, crea dei bozzetti di maglieria hand-made con interventi pittorici per il marchio Bettaknit che ne produce una vera e propria collezione. Dopo queste esperienze nasce la volontà di concettualizzare il proprio lavoro, inizia così a studiare il movimento e a ricrearlo sulla tela: per lo spettatore cerca di bloccare “quel movimento” reso dalla natura unico e irripetibile (sia esso del vento, dell’onda del mare, dei battiti del cuore) ma fermato, prima della caduta, dall’artista stessa. Nascono le prime sculture che affrontano la terza dimensione, vere e proprie colate di vernice intrappolate e ferme in una dimensione temporale, cristallizzate in un istante, dopo la caduta, ma prima dell’atterraggio. Nel 2011, la scultura “To Red – ing Future” entra a far parte del catalogo del “Premio Combact”. Nello stesso anno, una delle sue “colate”, “Milk Walking”, viene selezionata dal critico d’arte, Arturo Schwarz, per l’Asta di Arte Contemporanea Sotheby’s a Milano a favore del Museo d’Israele di Gerusalemme. Le ceramiche della collettiva “Linguaggi” a Milano riscuotono successivamente un grande successo di pubblico. Partecipa ad ArtVerona 2011 ed entra poi a far parte del progetto “Artisti a km 0” presso il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci, a Prato, installando all’interno del museo l’opera e un video “I suoi respiri”. Presenta, nel 2012, un’installazione creata appositamente per la “Giornata Internazionale della Maglieria” patrocinata della Provincia e del Comune di Prato, con la collaborazione del Museo del Tessuto. Si intensifica il suo lavoro di collaborazione con gallerie italiane e mostre, sia collettive che personali, in Italia e all’estero. Una sua opera viene selezionata per “BAU10”, contenitore di arte contemporanea, ed entra a far parte della “Collezione Zavattini” (permanente Biblioteca Nazionale Firenze). Nel 2013, inizia la collaborazione con la galleria Armanda Gori Art (PO) che porta le sue opere in varie fiere presentandole ad un ampio pubblico. Il suo lavoro è in continua evoluzione e crescita. Le sue tele e le sue sculture presentano una maturità nel lavorare i materiali rendendo i lavori, ora completamente monocromi, essenziali e puri. La collettiva pratese “Urbana Vestigia”, è l’occasione per sperimentare anche altre forme espressive ed il suo video, “Human Crisis”, è scelto dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Pari Opportunità di Prato come simbolo per la “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne” ed una sua opera scultorea viene installata in Piazza del Comune di Prato. A fine 2013, presso la Armanda Gori Arte la personale “Time Lapse” presentata dal critico Valerio Dehò. Le sue opere sono incentrate, adesso, sullo studio della cellula e dei suoi cambiamenti. Riporta nelle sue opere “fermi immagine” di movimenti cellulari che le danno la possibilità di indagare più profondamente le diversità umane e la vita stessa. Nel 2014, partecipa a tre mostre collettive presso la “Galleria Armanda Gori Arte” a Pietrasanta: “Rosso Contemporaneo”, “Plastica Italiana”, “Differenze”. Nel 2015, è presente alla “Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea” di Arezzo con le mostre “Evolve-ING” e “Plastica Italiana”; “Photissima” a Venezia; “Microscope” alla “Galleria Armanda Gori” a Pietrasanta; “BIOsphere” al Museo di Pittura Murale a Prato. Chiude l’anno con una personale dal titolo “#differences” presso la galleria Riccardo Costantini Contemporary di Torino. Inaugura una mostra presso l’Ospedale di Sassuolo “Origins” portando nei corridoi dello stesso le sue opere insieme a Volontariarte. Stringe collaborazioni con le gallerie Galleria Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, Valenza; Galleria Arte Polimnia, Brescia/Forte Dei Marmi; Galleria Riccardo Costantini Contemporary, Torino che presentano il suo lavoro ad ArteFiera Bologna 2016 ed in altre fiere d’arte contemporanea, entrando così nel mercato italiano e non solo. Sempre nel 2016 una sua opera dal titolo “BOOM” entra a far parte della collezione dell’Università Bocconi di Milano. A Giugno inaugura presso la galleria Vecchiato Arte di Padova una sua mostra personale dal titolo “The Cell” curata dal critico d’arte Luca Beatrice. Attualmente lavora con Lara & Rino Costa Arte Contemporanea, Arte Polimnia, Riccardo Costantini Contemporary e Spirale Milano e con progetti espositivi che saranno presentati in gallerie e spazi museali, durante tutto il 2016. Le sue opere sono presenti in vari collezioni private e pubbliche italiane ed internazionali.

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